Recensione: Breve Storia della scienza di Eirik Newth

Oggi, nel nostro appuntamento letterario, Daniela Carletti ci presenta Breve Storia della scienza di Eirik Newth, edito da Salani Editore. Scopriamo insieme cosa ci svela su questa opera! Acquista il romanzo Breve Storia della scienza di Eirik Newth su Amazon Recensione di Daniela Carletti di Breve Storia della scienza di Eirik Newth «Un libro per i curiosi» Partendo dalla comparsa dell’uomo sulla terra, Eirik Newth ci accompagna in un appassionante viaggio nella Scienza, fino ai nostri giorni. Un’opera di divulgazione, leggera e istruttiva allo stesso tempo, che rivela con un linguaggio semplice e chiaro, il cammino umano della conoscenza. Edito nel ’96 da una casa editrice norvegese, nel ’98 esce anche in Italia con la Salani Editore; dunque un libro abbastanza datato ma non certo per il suo contenuto! Newth è un astrofisico norvegese, giornalista e divulgatore scientifico. Riesce infatti a parlare di una materia alquanto ostica (che diversamente sarebbe esposta in forma di equazioni matematiche), in un modo comprensibile anche a coloro che non sono pratici di tematiche scientifiche. Ogni pagina presenta sul bordo superiore una linea temporale che, per definirla alla maniera dei Fisici chiameremo “la freccia del tempo”, al di sotto della quale sono poste brevi note che indicano cronologicamente, le scoperte scientifiche più significative e i passi più importanti della storia dell’umanità, non solo sul piano scientifico. Nella prima pagina del I capitolo, Newth ci dice che i primi esseri simili all’uomo sono apparsi in Africa 5.000.000 di anni fa. E nella nota a fianco ci rende noto che il primo utensile in pietra è stato costruito dall’uomo 2.500.000 anni or sono. Questo vuol dire che ci sono voluti 2 milioni e mezzo di anni per arrivare a concepire uno strumento da usare per cacciare. Immagino la situazione: gli esseri umani avranno cominciato a procacciarsi il cibo a mani nude e sempre a mani nude, avranno dovuto fronteggiare belve feroci da cui difendersi, magari avvalendosi di ciò che avevano a portata di mano, come un ramo, una pietra; fino a quando a qualcuno sarà venuto in mente che mettendo insieme bastone e pietra, si poteva costruire uno strumento di difesa, utile anche per la caccia. Altra cosa molto interessante che si può apprendere leggendo Newth, è che il cervello umano per acquisire una certa evoluzione, ha impiegato circa 4.900.000 anni, poiché l’attuale sviluppo cerebrale risale solamente a 100.000 anni fa. Per questo motivo è ancora più triste la segnalazione dei biologi che oggi ravvisano una sorta di “analfabetismo di ritorno”, ossia l’atrofizzarsi dei neuroni che non usiamo a sufficienza e che, per conseguenza, vanno a determinare un rimpicciolimento del volume cerebrale. Questo dovrebbe farci riflettere che per difendere ciò che abbiamo raggiunto negli ultimi 100.000 anni a livello cognitivo, è necessario esercitare il nostro cervello che è un muscolo, studiando, leggendo e frequentando biblioteche che sono le palestre della nostra mente. Se pensiamo che l’essere umano è l’unico tra tutti gli animali presenti sul pianeta a doversi difendere dalla natura in maniera massiccia (ad esempio, a differenza degli animali non abbiamo la pelliccia per proteggerci dal freddo e corriamo molto meno velocemente di molti predatori), siamo anche consapevoli del fatto che la natura stessa, per sopperire al nostro deficit, ci ha dotato dell’intelletto che ci consente di sopravvivere. Newth prosegue il suo racconto accompagnandoci nel corso dell’evoluzione scientifica, fino a giungere a tempi molto recenti, per parlarci di Fisica quantistica di cui tutti abbiamo sentito parlare nelle maniere più stravaganti, come se fosse un argomento semplice. In realtà siamo confortati da ciò che Richard Feynmann disse a proposito, parlando espressamente dei suoi colleghi scienziati: “Chi dice di aver compreso la Fisica quantistica, vuol dire che non l’ha veramente capita”. E lo stesso Einstein che ne è stato uno dei padri fondatori, diceva che si tratta di una teoria incompleta della quale ci sfuggono ancora molte cose. Tuttavia Newth riesce a illustrarci il concetto che ne è alla base, con grande semplicità: secondo Newton nel ‘600, la luce si propaga sotto forma di onda, mentre secondo altri scienziati della stessa epoca, la luce è un fatto corpuscolare che si propaga sotto forma di particelle chiamate fotoni. Abbaiamo dovuto attendere Einstein per comprendere che in realtà una teoria non esclude l’altra e che quindi sono vere entrambe: da ciò si “evince” come alla base della Fisica quantistica, stia il concetto di “doppio stato”, per cui una particella può essere in contemporanea in due stati diversi. Newth conclude con un capitolo molto interessante, volto a sollecitare la ricerca e le scoperte del futuro, parlandoci di come si diventa scienziati e dei passi che lui personalmente ha conseguito per diventarlo. Leggendo le sue parole, credo fermamente che essere scienziati sia un qualcosa di estremamente affascinante, poiché vuol dire, con un grande atto di fede, mettersi in osservazione della natura e dell’universo del quale nel suo complesso conosciamo solo il 4%, con i pochi mezzi che abbiamo, peraltro limitati, per comprenderne le leggi. Per esprimere ciò che vuol dire essere uno scienziato oggi, Newth cita Newton, incredibilmente attuale: “Non so che immagine abbia di me il mondo, ma io mi vedo come un bambino che gioca sulla riva del mare, e di tanto in tanto si diverte a scoprire un ciottolo più levigato o una conchiglia più bella del consueto, mentre davanti mi si stende, inesplorato, l’immenso oceano della verità.” In sostanza, la sensazione al termine della lettura di questo libro, è la contentezza di averlo letto, per cui se siete curiosi, ve lo consiglio vivamente! Daniela Carletti Conosci Breve Storia della scienza di Eirik Newth ? Fammelo sapere nei commenti e seguimi sulla pagina Facebook per essere aggiornati su tutte le novità della pagina o in alternativa puoi trovarmi su Instagram e Twitter. Scopri nei dettagli Daniela Carletti e recupera tutte le sue recensioni in questa Pagina.


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