Come curare l’orchidea in estate

Originarie del continente asiatico, le orchidee crescono principalmente nelle zone con un clima umido e caldo. Nello specifico, si sviluppano dalla corteccia degli alberi e le loro radici sono aeree. Per questa ragione non necessitano di terra per crescere. Una delle caratteristiche che contraddistingue questa pianta è la dimensione cospicua dei suoi fiori che presentano una lunga fioritura. Inoltre, occorre considerare che l’orchidea rientra tra le specie monopodiali, dunque dispone di un solo piede vegetativo dal quale si sviluppa verso l’alto, acuendo la lunghezza dello stelo e la quantità di foglie ogni anno. Capita di frequente che l’orchidea muoia per un’eccessiva quantità d’acqua presente nel vaso. Infatti, necessita di essere innaffiata solo quando la terra risulta completamente asciutta. In linea generale, pur non essendo possibile stimare un tempo preciso per l’innaffiatura, si consiglia di effettuare questa operazione 2 volte al mese durante l’inverno e 1 volta a settimana nei mesi più caldi. Dove posizionare l’orchidea durante l’estate? Le specie di orchidea più delicate devono essere tenute in casa tutto l’anno mentre, altre, possono essere spostate all’esterno in base alle necessità. Un esempio è quello dell’orchidea Phalaenopsis, o la Cymbidium, che presentano un’alta adattabilità, pertanto, durante i mesi estivi possono essere spostate sia negli spazi aperti che in quelli chiusi. Viceversa, la Dendrobium e la Cattleya, così come la maggior parte delle orchidee, devono essere tenute in casa nei mesi più caldi. Per quanto riguarda la Phalaenopis e la Cymbidium, occorre sottolineare che possono essere spostate sul balcone o in giardino solo quando il termometro non registra temperature inferiori a 14°/16° C, ovvero dalla fine di maggio in poi nelle zone del Nord Italia. Che sia all’interno o all’esterno di casa, è importante che il vaso sia al riparo da correnti di aria, che sia il condizionatore o il vento. Allo stesso modo è essenziale che l’orchidea venga posizionata in una zona d’ombra e che non sia colpita direttamente dai raggi del sole. Bisogna sapere però che, tra l’autunno e l’inverno la pianta necessita della luce piena mentre, in primavera e in estate la forte luminosità potrebbe danneggiarla. In questi casi si potrà notare la presenza di foglie gialle, dovute ad un’eccessiva esposizione al sole. Nei casi più gravi lo stelo e le foglie possono riportare scottature e una sensibile decolorazione. Inoltre, durante l’estate il sole può compromettere il processo di formazione degli organi fiorali, impedendone la fioritura, limitando la quantità o la loro dimensione. Qualora questo accadesse, l’orchidea potrebbe contrarre malattie di tipo fungino. Dunque, il consiglio generale è quello di posizionare i vasi sotto un albero, purché non resinoso, dalla chioma folta oppure scegliere zone riparate come i gazebo. Sul balcone è sufficiente l’utilizzo di teli o reti per creare una zona d’ombra e proteggerla dal vento. Irrigazione e concimazione dell’orchidea in estate: tutto ciò che c’è da sapere Il periodo estivo corrisponde alla fase di riposo di questa pianta. Perciò è opportuno ridurre le irrigazioni alla metà delle volte, oppure un terzo se l’ambiente presenta un clima molto secco e arido. Infatti, un’eccessiva presenza di acqua in questo periodo dell’anno può causare danni ingenti. Qualora il vaso fosse riposto in casa è possibile sostituire l’irrigazione con la nebulizzazione fogliare. Per quanto riguarda la concimazione, il periodo in cui procedere è quello tra ottobre e marzo. In questi mesi bisognerà ripetere l’operazione ogni 10 o 15 giorni. Tra marzo e settembre, invece, è sufficiente concimare solo a metà giugno e alla fine di agosto, ovvero nei periodi più caldi. Il prodotto da utilizzare dovrà essere ricco di fosforo, azoto, potassio e ferro (si può acquistare anche online). Scegliere un concime ricco di minerali e vitamine consente alla pianta di fiorire e riduce la possibilità che si sviluppino funghi e malattie.Quali sono le malattie che possono colpire l’orchidea in estate? Come anticipato il periodo estivo è quello in cui si ha una maggior probabilità che l’orchidea contragga malattie fungine. Gli indicatori principali ai quali prestare attenzione sono: Per evitare che questo accada bisognerà osservare tutti i giorni la pianta, rimuovendo residui di foglie o gli insetti. Inoltre è possibile, alla comparsa dei primi segnali, impiegare un anticrittogamico a base di rame per bloccare la diffusione dei funghi. Tra gli agenti particolarmente dannosi per le orchidee vi sono anche gli acari e i pidocchi delle piante. Questi sono soliti attaccare l’orchidea proprio quando, ricevendo molta luce, tende ad indebolirsi. In questo caso è possibile intervenire irrorando con il pireto il fusto e le foglie. Infine, bisogna considerare che limacce e cocciniglia, spesso presenti su altre piante, possono infestare l’orchidea generando erosioni e piccoli buchi sulle foglie. Tu hai un’orchidea in casa? 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