Tenoha Exhibition: Storie di Donne Samurai

Sono ritornata da Tenoha per una nuova mostra sensoriale e immersiva, ovvero Storie di Donne Samurai e chiuderà in modo definitivo il 26 novembre 2023. Dopo Botteghe di Tokyo e Fantasmi e Spiriti del Giappone, Tenoha Milano e L’Ippocampo Edizioni, ritornano con un percorso multisensoriale in cui scopriremo il codice dei nobili samurai da punto di vista femminile. Donne pronte a ogni sacrificio, condottiere implacabili decise a esercitare il proprio potere con l’orgoglio e con le armi per cambiare il loro destino, tra battaglie, frecce e demoni universali e personali: sono le onna-bugeisha, donne guerriere raccontate daBenjamin Lacombe, sono diventate famose non solo per la oro grande abilità nel padroneggiare spada o arco, ma perché sono simbolo di rinascita, riscatto e speranza come la celebre Tomoe Gozen, una guerriera leggendaria del XII secolo, o le sorelle Miyagino e Shinobu, che nel XVII secolo impararono le arti marziali per vendicare l’uccisione del padre o di Nakano Takeko, che morì combattendo con coraggio durante la Ribellione di Boshin, illuminano il coraggio e la dedizione di queste donne nell’affrontare sfide impensabili. Per gli appassionati di cultura orientale e del Sol Levante è un’occasione da non perdere e questa volta appassionata del codice samurai, potreste leggere un lungoo reportage che ne vale la pena! Tenoha Exhibition: Storie di Donne Samurai il percorso multisensoriale in cui verremo catapultati in un Giappone medievale Cosa vi aspetta in questa nuovissima mostra? Preparatevi perché anche questa volte le aspettative sono alte e vengono ripagate molto bene. Prima di immergersi nella mostra ritirate il vostro biglietto della fortuna e il vostro Goshuin 3€, si tratta di un “libro di timbri” che viene utilizzato quando le persone visitano santuari, stazioni o luoghi particolari in tutto il Giappone. Cosa collezionerai all’interno della mostra Storie di Donne Samurai? Troverai 10 postazioni all’interno della mostra, dove potrai applicare in autonomia tutti i timbrini per completare il tuo goshuin. Il primo si trova all’entrata prima del tempio e qui potrai scegliere la tua katana preferita da usare all’interno del tuo percorso. Gli allestimenti sono un’occasione per immergersi al meglio nel ruolo di queste giovani donne guerriere divenute tale, e che ci ricordano che all’occhio dell’uomo al tempo erano spesso nelle storie che leggiamo e studiamo vengono paragonate a demoni, streghe e soprattutto hanno un ruolo di sottomissioni come donne, figlie obbedienti, madri silenziosi e donne di una certa tipologia di lavoro. In tutto il percorso abbiamo l’occasione di immergersi in allestimenti con oggetti di scena come gli wagasa (gli ombrellini di cara) o i kasa (i cappellini di bambù che spesso vediamo nelle raffigurazioni di pescatori o le mondine in risaia) o Yoroi da sfoggiare con la propria katana. Vi piacerà sicuramente la stanza degli specchi con le lanterne e un bellissimo giardino zen con il suono della campana nei santuari dei samurai per prosperare fortuna e bontà e un allestimento dei cibi mangiati in quel periodo. Chi sono le donne protagoniste di Tenoha Exhibition: Storie di Donne Samurai? Sappiamo già, che nel Giappone feudale, le donne samurai, chiamate “onna-bugeisha”, erano donne guerriere che partecipavano attivamente al combattimento e alla difesa delle loro terre. Molte di queste donne si addestravano nelle arti marziali e nell’uso delle armi per proteggere le loro famiglie e i loro domini. Nakano Takeko è stata una figura storica giapponese nota per il suo coraggio e la sua partecipazione attiva alla guerra Boshin, un conflitto che ha segnato la transizione dal periodo Edo al periodo Meiji in Giappone. Vi svelo un po’ le storie di queste donne: Nakano Takeko è nata nel 1847 nella provincia di Echigo (ora parte della prefettura di Niigata) in Giappone. Era figlia di Nakano Heinai, un samurai del clan Aizu. Fin dalla giovane età, Takeko è stata addestrata nell’arte del combattimento e delle armi, e si è distinta come abile spadaccina. Durante la guerra Boshin, che ebbe luogo tra il 1868 e il 1869, Nakano Takeko ha combattuto al fianco delle forze a sostegno del clan Aizu contro l’esercito imperiale guidato dall’Imperatore Meiji. In un momento cruciale della battaglia di Aizu, Takeko ha guidato un’unità di donne guerriere, conosciute come “onna bugeisha”, nell’ultima difesa del castello di Aizu. Durante uno scontro, Takeko ha combattuto valorosamente, usando sia la spada che la naginata (una lunga lancia a lama curva), dimostrando grande abilità e determinazione. Tuttavia, la battaglia non ebbe un esito positivo per il clan Aizu. Nel corso dello scontro, Takeko fu ferita mortalmente. Per evitare che il suo corpo cadesse in mano nemica e fosse disonorato, chiese alla sua sorella di decapitarla. Si dice che Takeko stessa abbia sostenuto il proprio capo mentre la sorella eseguiva l’atto. Tomoe Gozen è una figura leggendaria nel periodo feudale del Giappone, nota per essere stata un’onna-bugeisha, cioè una donna guerriera, attiva durante le guerre Genpei (1180-1185). Sebbene le fonti storiche siano limitate e spesso contaminate da leggende e miti, la sua figura è ancora celebrata come simbolo di coraggio e abilità militare. Si dice che Tomoe Gozen sia stata una seguace e un’alleata di Minamoto no Yoshinaka, un membro del clan Minamoto che era coinvolto nella lotta per il potere contro il clan Taira. Tomoe era descritta come una donna di grande bellezza e forza, con abilità eccezionali nell’uso delle armi e nell’arte della guerra. Una delle storie più famose riguardo a Tomoe Gozen si svolge durante la battaglia di Awazu nel 1184. Durante quella battaglia, ella avrebbe affrontato uno dei guerrieri più valorosi del clan Taira, Taira no Atsumori. Con grande coraggio, Tomoe avrebbe sfidato Atsumori a un duello e alla fine lo avrebbe sconfitto. Yamamoto Yaeko, conosciuta anche come Yamamoto Yae, è stata un’onna-bugeisha giapponese del periodo feudale. È diventata nota per il suo coraggio e la sua partecipazione attiva alle battaglie durante un’epoca in cui le donne guerriere erano relativamente rare. Nata nel 1845 nella regione di Aizu, Yamamoto Yaeko crebbe in un contesto familiare legato al samurai e alle arti marziali. Durante la Guerra Boshin (1868-1869), un conflitto cruciale nel periodo di transizione verso l’era Meiji, si unì ai ranghi delle forze di Aizu per difendere la causa del clan Aizu e supportare il sistema feudale tradizionale. Yamamoto Yaeko combatté nella battaglia di Aizu, parte della Guerra Boshin, dimostrando abilità notevoli nel combattimento. Si racconta che abbia preso parte a diverse battaglie, usando una varietà di armi, inclusi fucili e spade. Era conosciuta per la sua audacia e il suo coraggio sul campo di battaglia. Tuttavia, le forze di Aizu vennero alla fine sconfitte dal governo imperiale, segnando la fine del periodo feudale e l’avvio dell’era Meiji. Dopo la sconfitta, Yamamoto Yaeko fu catturata e imprigionata per un breve periodo. Dopo la sua liberazione, Yamamoto Yaeko cercò di adattarsi al nuovo periodo di modernizzazione del Giappone. Si sposò e prese il nome di Yamamoto Kakuma, dedicandosi alla formazione delle giovani donne e sostenendo l’educazione delle donne come parte del nuovo ordine sociale. Un’altra onna-musha è Ōhōri Tsuruhime, la Giovanna D’Arco Giapponese. Nata nel 1526 sull’isola di Ōmishima, era la figlia di un noto capo sacerdote del tempio di pellegrinaggio dei samurai. A soli 15 anni dopo la morte del padre prese il comando e guidò un armata per difendere la sua patria dall’invasione del noto daymō (feudatario) Ōuchi Yoshitaka. Nonostante abbia sconfitto le forze nemiche, il suo amato Yasunari Ochi fu ucciso in battaglia e di conseguenza ella si gettò in mare a poco meno di 17 anni. Le ultime parole della giovane furono: Le acque di Mishima mi sono testimoni, che il mio nome sia sepolto con il mio amore E infine le sorelle Miyagino e Shinobu, si racconta che le due sorelle assistettero all’assassino del padre contadino, per mano di un samurai chiamato Shiga. Cos’ decisero di farsi istruire da un maestro di spada tanto che alla fine decisero di sfidarlo in duello, tanto da ucciderlo e non manca Che ne pensate della mostra Tenoha Exhibition: Storie di Donne Samurai ? Fatemelo sapere nei commenti, i vostri commenti sono molto preziosi! A presto con un nuovo posto da scoprire! Scopri la rubrica Locali, Dove Mangiare, seguimi sulla pagina Facebook per essere aggiornati su tutte le novità della pagina o in alternativa puoi trovarmi su Instagram e Twitter. 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