Recensione: La città dei vivi di Nicola Lagioia

Oggi, nel nostro appuntamento letterario, Daniela Carletti ci presenta La città dei vivi di Nicola Lagioia, edito da Einaudi. Scopriamo insieme cosa ci svela su questa opera! Acquista il romanzo La città dei vivi di Nicola Lagioia London su Amazon Recensione di Daniela Carletti di La città dei vivi di Nicola Lagioia «Quando il Giallo diventa realtà» Siamo nel 2016 a Roma, in un quartiere della periferia romana, il Collatino, dove due ragazzi in un appartamento tra i tanti, uccidono un giovane con una modalità che sconvolge l’opinione pubblica e l’Italia intera. Il fatto di cronaca è, in quanto tale, reale, ma se non si conoscesse la storia pazzesca di questo delitto per essere stata a lungo oggetto dei media, sembrerebbe di iniziare a leggere un romanzo Giallo a metà tra un Noir e un Thriller, in cui l’autore cerca di creare un diversivo nell’impianto di base (delitto-indagine-scoperta dell’assassino). La trovata si potrebbe individuare nel fatto che gli autori dell’omicidio di Luca Varani, non hanno un movente; peccato però che non stiamo parlando di finzione e ciò che Nicola Lagioia racconta nel suo libro, è tutto vero. Nonostante questa consapevolezza, proseguendo nella lettura si è portati a sperare che, prima o poi ci sia un colpo di scena per cui i responsabili siano altri, e soprattutto, recuperando quella sorta di sicurezza che infonde il classico Giallo standard per la certezza della finzione, che detti responsabili abbiano una qualche motivazione per la loro incomprensibile e feroce condotta. E invece ancora una volta, non è così. La realtà benché inverosimile e assurda, ci consegna la “sicurezza” definitiva di vivere in un mondo dove può accadere anche questo. Proseguendo in un’altalena di stati d’animo, preso tra la speranza che l’epilogo sia un altro e l’impietosa concretezza che emerge dai fatti, il lettore ha infine l’amara sensazione che quanto narrato nel libro, tenda a scolorare la lettura del thriller più hard che si possa immaginare. Per cui mai come in questo caso, vorrei dar torto a Pirandello secondo cui la realtà supera di gran lunga l’immaginazione. Ma proprio perché di realtà si tratta, sono d’accordo con chi sostiene che “La città dei vivi” è un libro che va letto, specie per le molte riflessioni dell’autore. Tra tutte, quella davvero mirabile, relativa al senso di colpa “… non appena le scienze … avrebbero ricondotto ogni nostro gesto a una determinata serie di reazioni chimiche e impulsi elettrici, il concetto di colpa si sarebbe dissolto insieme a quello di scelta, e noi saremmo stati, nella libertà della colpa, imprigionati per sempre.” Daniela Carletti Conosci La città dei vivi di Nicola Lagioia ? Fammelo sapere nei commenti e seguimi sulla pagina Facebook per essere aggiornati su tutte le novità della pagina o in alternativa puoi trovarmi su Instagram e Twitter. Scopri nei dettagli Daniela Carletti e recupera tutte le sue recensioni in questa Pagina.


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